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Categoria: Fondazioni

Le fondazioni in Italia: analizziamo il panorama… ma con quali dati lavoriamo?

Fondazioni in Italia

Lavorare con le fondazioni in Italia non è una cosa semplice.

Più mi confronto con chi ogni giorno opera in questo settore e più mi rendo conto di quanto la mancanza di una mappatura completa dei soggetti e di dati aggregati recenti, completi e comparabili, possa rendere ancora più complesso questo lavoro in termini di conoscenza, programmazione e analisi delle tendenze future del settore.
Proviamo a sintetizzare alcuni punti.

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Quando il cibo supera le barriere del diverso

La Kumpania Scampia

Ho sempre pensato che la strada per l’inclusione sociale non possa essere soltanto una lotta durissima contro etichette e barriere. Per quanto indispensabile, questo non è sufficiente.

Non voglio essere fraintesa. In momenti preoccupanti come questo, dove imperversano le conseguenze di Mafia Capitale e dove il Matteo Salvini di turno può permettersi di fare pubblicamente affermazioni agghiaccianti, razziste e al limite del ridicolo sulle comunità Rom e di migranti, la denuncia di episodi di razzismo, xenofobia e intolleranza è un dovere etico e politico imprescindibile. Ma denunciare non basta.

“Disagio”, “esclusione”, “discriminazione” sono parole potenti, importanti, ma l’esaltazione della diversità e di condizioni problematiche, per quanto legittima e necessaria, è un’arma a doppio taglio che rischia di ingabbiare le persone in definizioni e categorie ristrette, se ci fermiamo qui.

E questo rischio lo corriamo in primo luogo noi che lavoriamo nel sociale, se non siamo capaci di andare oltre ed elaborare soluzioni tangibili che superino la rigidità delle definizioni e un’ottica meramente assistenzialista, che vadano a risolvere un problema comune ad una collettività che vive sullo stesso territorio, se pur costituita da gruppi variegati, e che puntino sulla diversità come fattore di arricchimento e forza, più che di divisione.

Certo, è più facile a dirsi che a farsi, ma gli esempi di chi ci prova con convinzione, professionalità e perseveranza, ottenendo risultati positivi, esistono, e non bisogna guardare soltanto all’estero per trovarli.

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Per fare fundraising e’ fondamentale “dare i numeri”

fundraising-numeri

Vi chiederete: “Ma è impazzita? Dare i numeri per fare fundraising?

No, non sono impazzita. Vi dimostro come si rendiconta socialmente, comunicando in modo efficace.

A Roma opera la Fondazione Il Faro, la cui missione è di erogare servizi per la crescita sociale, formativa e socio-educativa di giovani esposti a rischio di marginalità. Attua questa sua bellissima mission attraverso la realizzazione di corsi di formazione professionale, orientamento al lavoro e stage formativi. I corsi, completamente gratuiti, sono rivolti a giovani tra i 16 e i 30 anni sia italiani sia stranieri.

Dalla sua apertura la Fondazione ha realizzato più di 200 corsi totalmente gratuiti per i suoi allievi, formato più di 2.500 nuovi artigiani di cui il 56% ha trovato lavoro entro pochi mesi dalla conclusione della percorso di formazione.

Già questi numeri basterebbero a chiunque per decidere di effettuare una donazione.

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Fund Raising di comunita’. Due esperienze eccezionali!

Ho avuto il piacere e la fortuna di intervenire al convegno organizzato dall’Area Welfare della Azienda Sanitaria 5 del Basso Friuli “La Fondazione di Partecipazione”. Oltre a notare che c’è un mondo di amministratori e operatori socio-sanitari serissimi e che lavora in vera sintonia con la propria comunità, ho avuto l’occasione di ascoltare due storie meravigliose di fund raising tipicamente italiano.

La prima riguarda la Fondazione Comunità Attiva di Canobbio. Una fondazione che si occupa di garantire servizi sanitari di qualità in una vallata della Provincia di Verbania che per ragioni logistiche rischia di rimanere ai margini dei servizi socio-sanitari di zona. Per iniziativa di alcuni medici di base, che sono stati in grado di coinvolgere i comuni della valle, si è dato vita ad una fondazione partecipata da tutta la comuità locale (cittadini, aziende, fondazioni bancarie, ecc…) che attraverso proprie risorse garantisce oggi un alto livello di qualità nell’accesso alle prestazioni sanitarie. Solo per dirne una: nello scorso Natale c’è stata una raccolta di fondi per il miglioramento delle dotazioni dei serivizi sanitari locali, con una raccolta di 30.000 euro su una popolazione di 8.000 anime circa.

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