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Fund raising e cooperazione sociale: quali opportunita’?

Fundraising cooperazione sociale

La Cooperazione Sociale, un patrimonio per l’Italia, sembra aver perso in questi anni il ruolo di protagonista nella proposta di politiche sociali innovative.

È sempre più schiacciata in un ruolo di sussidiarietà nella gestione di servizi sociali alla persona e accede prevalentemente a finanziamenti pubblici.

La recente ricerca di Luca Fazzi, sociologo dell’Università di Trento, su un campione di 400 cooperative sociali, conferma questa pericolosa tendenza: nella maggioranza le cooperative Onlus attraversano una fase di stasi se non di difficoltà economiche e intervengono su rischi sociali standard (per lo più storici).

Solo le cooperative di dimensioni medie e grandi, forti della capacità di collaborazione in rete, del personale qualificato, di professioni eterogenee e con una imprenditorialità accentuata sperimentano un’innovazione totale che va oltre le pratiche più tradizionali e i rischi sociali consolidati negli anni.

Accedono a finanziamenti misti (pubblici e privati) e rispondono in maniera innovativa ai nuovi rischi sociali.

Nel 2012 la finanza locale per i servizi sociali riceverà un 12% in meno di risorse economiche.

Nella crisi economica e di valori in corso è quasi naturale l’incontro della Cooperazione Sociale con il fund raising, inteso come strategia di sostenibilità che attinge a risorse miste (pubbliche, di individui, fondazioni e aziende)

Con gli strumenti propri del fund raising (analisi e valorizzazione del capitale sociale e dei saperi dell’organizzazione non profit) le cooperative sociali possono lanciare un nuovo modello di welfare di comunità, in un ruolo di parità sostanziale con l’Ente Pubblico nella progettazione, direzione e gestione di servizi.

Verso un nuovo modello di politica sociale?

Il radicamento territoriale, la forza delle reti e delle relazioni, la capacità di ideazione, la lettura dei bisogni e delle nuove vulnerabilità sociali, favoriscono la cooperazione sociale nel lavoro di ricerca di risorse economiche “altre” e nel creare una nuova politica sociale.

Il presupposto è la capacità di “essere comunità”, di riorganizzarsi secondo regole imprenditoriali e non ultima di favorire l’accesso alla formazione sul fund raising di dirigenti e operatori sociali, riconvertendo ad una nuova professione energie interne e motivate.

Nel Lazio, in Sicilia, in Veneto e altrove alcune cooperative sociali stanno sperimentando la raccolta fondi su progetti specifici e si sono dotate di una strategia di fund raising al servizio di innovazione e sostenibilità nei  servizi.

Se ne parla poco. Invito tutti a raccontare e far conoscere le proprie esperienze.