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Cooperazione sociale e azioni di fundraising: “Eppur si muove”!

cooperazione sociale fund-raising

Ho iniziato la ricognizione del mondo della cooperazione sociale in relazione al fundraising, conscio del significato profondo della storia scritta dalla cooperazione che ha anticipato i tempi, aperto nuove strade, costruito opportunità e creato benessere, e anche certo della forza del fund raising inteso quale strumento per la sostenibilità nel tempo di progetti ad alto valore sociale aggiunto.

Sono rimasto sorpreso: lentamente e inesorabilmente la cooperazione sociale sta riducendo la distanza con il mondo dell’associazionismo rispetto al fundraising.

Oggi nella cooperazione sociale si afferma sempre di più la cultura di una progettazione sociale, condivisa con la comunità di appartenenza, alimentata da risorse pubbliche e anche provenienti da altri mercati (individui, fondazioni, aziende) con attori sociali cooperanti e con partenariati sempre più diffusi per non perdere spinta, innovatività e sostenibilità degli interventi sociali.

Sembra ci sia ritardo solo

  • Nel convincere le organizzazioni di medie e grandi dimensioni, fra cui i consorzi di cooperative, a lanciarsi con convinzione nel fundraising perché è evidente che sono il segmento più capace di creare innovazione nel movimento cooperativo, per organizzazione aziendale e capacità di investimento.
  • Nel formare i propri dirigenti a fronte di un’offerta formativa sul fundraising sempre più adeguata e ritagliata sulle esigenze delle organizzazioni non profit.
  • Nella quantità di fatturato creato con il finanziamento di donazioni a qualunque titolo.

Nuove cooperative: un cambiamento di prospettiva?

Molte organizzazioni hanno già accettato la sfida del cambiamento di prospettiva nel senso di mettere al centro la Comunità e le Istituzioni pubbliche per creare nuovi servizi.

Mi sembra che soprattutto le cooperative di nuova costituzione abbiano una visione differente dal passato.

Il tempo non è passato inutilmente per la cooperazione sociale perché oggi:

1Vengono espresse in maniera chiara e adeguata la mission e la buona causa per cui si chiede sostegno, mettendo in mostra una “nuova” identità rafforzata da una reputazione costruita giorno per giorno al fianco dei cittadini, che rende efficace e credibile la richiesta di sostegno a progetti innovativi.

2Tanti progetti si trovano in rete e vengono sostenuti con una comunicazione forte soprattutto in presenza di un consistente fabbisogno economico su cui chiedere collaborazione alla Comunità.

3Si “inventano” molti modi di raccolta, con una fantasia sconosciuta in passato e si intravede una strategia sempre più articolata in cui ogni singola azione di raccolta è inquadrata.

4Si percepisce il fundraising come investimento riconosciuto dalla comunità per migliorare la qualità della vita dei territori.

Fundraising: le cooperative in rete

Trovare in rete tante cooperative conosciute e sconosciute cercando “eventi di raccolta fondi di cooperative sociali” è stato un grande piacere.

C’è il progetto con un fabbisogno limitato delle cooperative Sinergie e Il Sorbo di Formello (Lazio) per dotare il parco giochi dei giardini comunali di una giostra accessibile ai disabili in sedia a rotelle, favorendo il gioco con altri bambini. Un progetto da € 20.000 con una strategia precisa, in cui sono coinvolti nel donare cittadini, banche e imprese con l’obiettivo di migliorare la propria comunità ed educare i bambini e i loro genitori alla cultura dell’inclusione sociale e dell’accoglienza.

C’è il progetto economicamente molto impegnativo di Hattiva Lab Onlus di Udine “Una Casa nel Cuore” per l’acquisto di una nuova sede per la cooperativa in cui persone disabili, minori e bambini con disturbi di apprendimento possano avere a disposizione una cucina professionale, un piccolo spaccio di prodotti di filiera sociale, un centro di aggregazione, una palestra, aule didattiche e spazi ricreativi. La sede prescelta è di 1.000 mq per un costo di € 1.218.304. Regione Friuli Venezia Giulia e Provincia di Udine contribuiscono con circa € 700.000; il rimanente va raccolto con una strategia articolata nel tempo che prevede il sostegno di fondazioni, imprese sensibili e amiche, cittadini; l’organizzazione di eventi e concerti; chiedendo un contributo per bomboniere solidali; confezionando pacchi presso le librerie, ecc.

Futura Onlus di Ostia è una cooperativa sociale attiva nel fund raising strategico per un progetto di creazione di un ambulatorio strutturato per accogliere bambini con disturbi autistici e seguire adeguatamente le loro famiglie. Il fabbisogno economico del progetto è di € 90.000. Raccolta del 5 per mille e organizzazione di banchetti davanti alle chiese parrocchiali sono le attività di contatto con i donatori. I fundraisers  di Futura sono maestri soprattutto negli eventi con testimonials del mondo dello spettacolo. Inoltre la dirigenza sta tentando di creare una fondazione di comunità coinvolgendo altre organizzazioni non profit del territorio, banche, cittadini sensibili e soprattutto utenti disabili.

Insieme a loro le cooperative sociali Cecilia, Nuova Socialità, La Coccinella, Thea, Ancora, Agorà97, Alambicco, Nuova Idea e tante, tante altre sono il capitale sociale dell’Italia che resiste alla crisi sociale, economica e di valori.

E la vostra cooperativa cos’ha da proporre? Scrivetecelo tra i commenti.

Vi ricordo due cose importanti: