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Raccolta fondi con l’ausilio di contenitori in Plexiglas: e’ il passato? Non credo!

Contenitori micro-donazioni
In un momento di forte crisi economica e sociale hanno assunto grande valore le micro-donazioni che consentono a tutti i cittadini di partecipare e di sostenere comunque una buona causa sociale.

La raccolta fondi in contenitori in Plexiglas risponde a questa domanda di partecipazione e assicura una “naturale” trasparenza. Inoltre il ringraziamento finale è pubblico e indica  la somma in denaro raccolta. Per le organizzazioni non profit di piccole e medie dimensioni, con un buon radicamento territoriale e buone cause locali, è più efficace nel rapporto costi/benefici rispetto al tanto decantato sms solidale da 2 euro, per cui all’organizzazione è richiesta una forte campagna pubblicitaria.

Nella Cooperativa Cecilia Onlus di Roma i test iniziali (dal 2004 al 2006), con 40 contenitori posizionati (per 4 mesi) in esercizi commerciali e in luoghi di aggregazione, hanno evidenziato una donazione media intorno ai 50 euro a contenitore. Piscine, palestre, bar, patronati, centri benessere e studi dentistici sono alcuni dei luoghi in cui sono stati lasciati i contenitori. All’interno di questi ultimi sono state poste alcune monete e una banconota da 5 euro, oltre ad un testo informativo sulla buona causa da sostenere, richiamata anche dall’adesivo sul bussolotto. La semplice richiesta al titolare del luogo prescelto e la comunicazione dell’ubicazione dei contenitori al Commissariato di zona sono gli adempimenti formali necessari.

Oggi, con l’introduzione della comunicazione al Commissariato di zona, si evita la concorrenza di organizzazioni che in passato si sono spacciate per Onlus.

Micro-donazioni e contenitori nei luoghi pubblici: istruzioni per l’uso

Questa attività consente di raccogliere denaro per le nostre buone cause, avviare una discreta comunicazione a livello territoriale e creare una serie di alleanze con le altre realtà produttive.

Indicazioni per l’uso: essere dotati di un buon numero di volontari che possano posizionare i contenitori, curare la presenza di materiale informativo della Onlus accanto al bussolotto e ritirarlo alla scadenza dell’accordo.

Gli altri test effettuati nella Cecilia Onlus tra il 2006 e il 2011 hanno confermato la media di circa 50 euro raccolti in ogni contenitore con la sola variazione di un numero maggiore di monete di valore più basso.

Buone pratiche per migliorare la raccolta fondi con i bussolotti

I fattori che maggiormente sembrano orientare positivamente la raccolta fondi sono:

  • Un gestore di esercizio commerciale sensibile alla buona causa;
  • La dimensione del contenitore che deve essere né troppo ingombrante né troppo piccolo;
  • Il periodo di presenza del contenitore non superiore ai 4 mesi (anche nei luoghi in cui è maggiore la sensibilità delle persone, dopo il periodo indicato il contenitore diventa di fatto “invisibile”);
  • La presenza di piccoli doni (ad esempio braccialetti) accanto ai contenitori;
  • La posizione del contenitore alla cassa e in bella vista.

Questo tipo di attività di raccolta fondi è complementare alle altre. Svolta con un elevato numero  di contenitori può finanziare piccoli progetti innovativi altrimenti economicamente non sostenibili.