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Post con Tag ‘agevolazioni fiscali’

Raccolte pubbliche di fondi: tutto quello che devi sapere

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Il periodo di Natale, sempre più vicino, è l’occasione per molte organizzazioni non profit per dare vita a campagne di raccolta fondi, una delle tecniche di fundraising più utilizzate.

Con questo articolo si vuole offrire un piccolo contributo, affrontando alcune problematiche che caratterizzano tali attività dal punto di vista normativo, sia in termini fiscali sia in termini di adempimenti contabili.

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EAS o non EAS: questo e’ il problema!

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Oggi parliamo di un adempimento non molto conosciuto (ve lo dico per esperienza professionale) ma di estrema importanza: la Comunicazione dei Dati Rilevanti ai Fini Fiscali o più semplicemente modello EAS.

Eppure dovrebbe essere il primo passo per impostare una delle più semplici, ma molto efficaci, azioni di individual fundraising, ovvero l’incasso di corrispettivi e contributi da soci.

Il modello EAS è stato introdotto dall’articolo 30 del DL n. 185 del 2008 (decreto “Anticrisi”) e costituisce un onere che grava su tutti gli enti associativi che beneficiano dello speciale regime di non imponibilità (ai fini delle imposte dirette e dell’IVA) delle quote e dei contributi associativi, nonché dei corrispettivi percepiti da iscritti, associati o partecipanti in relazione a determinate attività.

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Arriva lo School Bonus: ma lo sconto fiscale non e’ uguale alla raccolta fondi

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Dopo lunghe polemiche relative alla riforma della scuola, con la sua approvazione viene istituito il cosiddetto School Bonus, operante a partire dal 17 luglio scorso (legge 107/2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio).

Si tratta di uno strumento che dovrebbe promuovere e agevolare donazioni a favore delle scuole statali. In pratica un bonus fiscale per i donatori, sul modello dell’Art Bonus,

Il comma 145 dell’art 1 della Riforma prevede che:

“Per le erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti, spetta un credito d’imposta pari al 65 per cento delle erogazioni effettuate in ciascuno dei due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 e pari al 50 per cento di quelle effettuate nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016”.

Pertanto, per adesso, il provvedimento ha valore per i soggetti che effettuano erogazioni liberali in denaro a favore degli istituti scolastici, limitatamente al triennio 2015-2017 (65% di credito per le erogazioni effettuate negli anni 2015 e 2016, e il 50% per quelle effettuate nel 2017).

Il provvedimento è rivolto sia a persone fisiche, sia ad aziende, sia infine ad organizzazioni non commerciali che effettueranno donazioni a favore degli istituti scolastici.

Ora però non è che la legge di per sé porterà benefici alle scuole! Il fundraising per le scuole come per la cultura non viene da vantaggi fiscali ma dalla volontà di sostenere progetti che producono un beneficio sociale o di altro genere riconosciuto dal donatore e che lo motivino a prendere una decisione in tal senso. Lo sgravio fiscale è una misura che agevola e facilita ma non sostituisce le ragioni del finanziamento.

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