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Post con Tag ‘politica’

Cosa insegna il terremoto sul fundraising? Che e’ necessaria un’Authority

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Come sempre quando c’è una catastrofe il nostro paese reagisce in modo straordinario per affrontare le emergenze, sotto tutti i punti di vista. Non altrettanto si può dire per la prevenzione che, più che slanci di cuore e solidarietà, richiede politiche, tempi lunghi e quindi un arido lavoro di ufficio. E questo in parte si riflette anche sulle raccolte di fondi che, come sempre in questi casi, si sono moltiplicate in poche ore in tutto il paese e ancora oggi sono al centro dell’attenzione di tutti.

Questo spirito solidaristico è estremamente positivo sia sul versante di chi organizza le raccolte fondi, sia su quello dei donatori, cosa che ci dovrebbe far riflettere sul reiterato rammarico che ci fa dire: “siamo un paese di insensibili e taccagni non donatori!”. Credo però che le esperienze di questi giorni debbano spingere la comunità dei fundraiser e delle organizzazioni a trarre qualche insegnamento per costruire, in futuro, sistemi sempre più moderni ed efficaci di raccolta fondi.

Ecco le mie modeste riflessioni in merito.

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5 per mille: esiste una strategia per i Comuni?

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Siamo in piena campagna elettorale. Questo fine settimana verranno scelti molti sindaci attraverso il ballottaggio.

Le città più grandi in cui verranno scelte le nuove amministrazioni sono Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste.

Al di là delle battaglie politiche e delle promesse, come si pongono i candidati nei confronti del fundraising? Qualcuno ha provato a tematizzare la questione?

Abbiamo già parlato di fundraising per i comuni in questo articolo del nostro blog.

Il sindaco di Roma della passata amministrazione, Ignazio Marino, è stato uno dei pochi che ha affrontato la questione con un approccio strategico.

Purtroppo non ci risulta che i candidati attuali abbiano affrontato la questione. Eppure alcuni dati avrebbero potuto spingerli a prendere una posizione.

Esiste infatti uno strumento, già attivo, che i Comuni potrebbero utilizzare sicuramente meglio. Tale strumento è il 5 per mille per i Comuni.

Partiamo dai dati. Se andiamo ad analizzare l’ultimo elenco completo dei beneficiari del 5 per mille, che fa riferimento all’anno 2014, troviamo alcuni dati incoraggianti.

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Marino: spese di rappresentanza o di fundraising?

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Per molti giorni lo sport più praticato sui giornali, romani e non, è stato l’attacco al Sindaco Marino.

A dire il vero questo sport è molto di moda da quando Marino, con un record di voti, è diventato Sindaco di Roma. Colpisce in particolare che non venga attaccato da un solo fronte, ma quasi da tutti i fronti.

Non entrando nel merito delle competenze del Sindaco, di cui ognuno si potrà fare una propria opinione, mi piacerebbe trattare la questione dal punto di vista del fundraising.

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Altro che primo settore: #fuorileliste!

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Cara Agenzia delle Entrate,

come saprai sono passati più di 600 giorni da quando i nostri donatori hanno destinato il loro #‎5×1000‬‬ del reddito alle organizzazioni del #‎terzosettore‬ , ma non sappiamo ancora quanto nel complesso hanno devoluto a noi. E non sapremo mai, nonostante le nostre ripetute richieste, chi sono e dove stanno.

1 giorno per fare la donazione e 600 giorni per conoscere le #‎liste‬ e i risultati.

È un ritardo ingiustificabile sotto ogni aspetto. E soprattutto un ritardo che produce un danno enorme non solo per noi ma soprattutto per le cause che sosteniamo e per i beneficiari della nostra azione sociale. Cause e beneficiari che evidentemente non possono fare affidamento solo sull’intervento pubblico e per i quali il nostro ruolo è essenziale.

D’altro canto è proprio lo Stato che, dalla Costituzione in poi, fino ad arrivare alla riforma del nostro settore, ha sempre affermato l’indispensabilità del nostro lavoro. Ma una cosa è affermarla e altra cosa è sostenerla concretamente.

Ci è piaciuto lo slogan di Matteo Renzi: “Il Terzo settore, in verità è il Primo settore!”. E ci ha fatto anche sperare e “volare alto”. Ma i fatti, almeno quelli che dipendono dalla macchina burocratica e amministrativa ci hanno fatto tornare con i piedi per terra in modo crudo e doloroso.

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Politica, fundraising e partecipazione civica

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La nostra carissima amica Rossella Lauro che è tra i promotori del comitato La Procida che vorrei, ha invitato Massimo Coen Cagli e me a partecipare ad un incontro con la popolazione dell’isola sul tema del fundraising e della partecipazione civica: “Persone, idee e risorse per le politiche sociali”. Il tutto in vista anche della prossima competizione elettorale per le amministrative comunali.

A parte il piacere di ritornare in un’isola bellissima e affascinante, è stata per noi l’occasione per ripercorrere in chiave attuale due storie che caratterizzano il nostro impegno, insieme agli altri nostri colleghi, di fondatori della Scuola di Roma Fund-Raising.it.

La prima, quella del “sesto potere”, ossia dell’impegno civico e sociale dei cittadini per creare reali condizioni di partecipazione alla vita democratica del Paese ed esercitare il loro diritto ad un ruolo attivo per incidere nel governo della società.

La seconda storia, più evidente, è quella dell’impegno professionale per fare della raccolta fondi uno strumento per ricreare nuove condizioni di sostenibilità del welfare e delle cause sociali.

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