E dirò di più: già si fa!
Probabilmente poco e in modo improvvisato. Ma già si fa fundraising nelle scuole!
Docenti, genitori e alunni danno vita ogni giorno a piccole e grandi raccolte fondi. E spesso tali azioni sono accompagnate da altrettante azioni di “governo sociale” dei beni comuni, assumendosi responsabilità che vanno ben oltre sia il mandato istituzionale che il ruolo di genitori.
In questa storia sommersa del fundraising italiano c’è anche tanta innovazione sociale e vi voglio portare alcuni esempi.
Inizio con l’Istituto Cadorna di Milano, uno di quegli istituti che da anni pratica il principio della “Scuola Aperta” e che ha portato dentro le sue strutture e i suoi organi di governo i genitori e la comunità affinché la scuola tornasse ad essere un “bene comune”. Oggi nel plesso dell’Istituto Cadorna è addirittura possibile organizzare mercati ortofrutticoli a km 0 e costo controllato insieme a Coldiretti o usare la palestra a costi bassissimi e molto altro ancora. Da anni L’Associazione dei genitori dell’Istituto organizza una marcia podistica che termina con una grande festa di fine anno della Scuola: occasione per raccogliere fondi con mercatini, iniziative, ecc. Tutto il ricavato va a finanziare i progetti scolastici sostenuti dall’Associazione genitori.
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