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I Volontari, vera carta vincente del Fundraising

Fundraising e Natale

Durante il Natale, tra le tante azioni di fund raising, si fa largo quella di confezionare pacchetti natalizi davanti a negozi di grande frequenza, in cambio di una donazione da parte dei consumatori dei loro prodotti.

Sulle prime si trattava di una pratica più che altro destinata a organizzazioni radicate sul territorio e dotate di volontari la cui professionalità e capacità organizzativa rappresentava un fatto secondario. Ma come spesso capita al diffondersi di una pratica si alza anche l’asticella della competizione per cui i più capaci guadagnano il centro della scena. E quelli meno capaci, si sa, si devono fare da parte.

Ma nel caso che è capitato a me, i più capaci non sono automaticamente i più “forti” sulla carta.

Voglio quindi raccontarvi la storia di Isla ng bata, piccola organizzazione di base a Roma ma che ha qualche collaboratore in giro per l’Italia, che si occupa da anni di sostenere progetti di aiuto ai bambini più sfortunati in Filippine e India.

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Lanciamo le Partite del Cuore oltre l’ostacolo

È di questi giorni la notizia che sta spopolando su giornali, blog e siti internet e che riguarda lo scandalo (o presunto tale ) della Nazionale Parlamentari Calcio.

La notizia la potete trovare sul Corriere della Sera o su La Repubblica. In pratica ciò che si contesta è che la Nazionale dei nostri Parlamentari si sia concessa per un torneo di beneficenza (raccolta fondi no?), ma tenendo a precisare che dovesse essere totalmente spesata.  A coprire i costi ci hanno pensato alcuni sponsor, in quanto, come affermato da un collega catanese dei Parlamentari, l’On. Beretta: “Non credo che qualcuno sarebbe stato disposto a pagare per venirci a vedere”, considerazione che fa emergere i primi dubbi sullo strumento di raccolta fondi.

La Repubblica fa notare come chi alla fine “ha materialmente donato qualcosa sia proprio lo sponsor, mentre i Parlamentari avrebbero donato la loro partecipazione”.

Lasciando ad ognuno le proprie considerazioni sul fatto che i Parlamentari non abbiano donato personalmente  alla fine della partita un euro all’Associazione “Sorelle della carità” per acquistare alcune carrozzine per disabili, il vero tema per me riguarda la questione sponsor, le partite del cuore e la rendicontazione.

Sulla questione della donazione non fatta personalmente dagli Onorevoli dico solo che le considerazioni fatte dai vari organi di stampa partono dal vecchio e desueto paradigma che, visto che ho denaro e sono abbiente, sarei tenuto a donare. Questo ragionamento è sbagliato e spesso fa elaborare strategie di fundraising errate. La lezione per le organizzazioni deve essere quella di trovare legami tematici con le reti (in questo caso la Nazionale Parlamentari) e non solo strumentali (quella rete ha i soldi e dunque mi può donare). Della valutazione LAI (LINK, ABILITY e INTEREST) la ricchezza rappresenta solo una di queste voci, ovvero l’ability.

Passiamo agli ulteriori temi.

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La loro specialita’ e’ la milza…ma in realta’ hanno fegato da vendere…

Voglio parlarvi dell’Antica Focacceria Palermitana, azienda storica di Palermo appartenente alla famiglia Conticello. Qui, nel secondo locale più antico di Italia si sono fermati personaggi del calibro di Garibaldi, Richard Wagner ed altri.

Vincenzo Conticello, uno dei proprietari dell’azienda, è stato protagonista nel 2005 di una battaglia contro il racket. Infatti, denunciò, fece processare e condannare i propri estorsori e dal 2007 vive sempre sotto scorta.

Nel 2007 Conticello diventò il fiore all’occhiello del gruppo “Addio Pizzo” un’iniziativa che vuole liberare la Sicilia dalla vergogna delle numerose estorsioni mafiose. Ma l’esempio all’inizio ebbe scarso effetto. Dopo la sua denuncia c’è stato un crollo negli affari, la focacceria andò in crisi, le richieste di catering sparirono, i fornitori si eclissarono e i tavoli nel ristorante restarono vuoti. Il motivo è ben chiaro: un carabiniere armato di mitraglietta piazzato sulla porta non crea certo un’atmosfera rilassata.

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Costruiamo insieme la nuova ASSIF! La tua opinione è preziosa!

Riceviamo dall’Assif e volentieri pubblichiamo la lettera del Presidente Zanin che invita tutti i fundraiser a partecipare ad una consultazione sull’Associazione.

Carissime e carissimi,

eccoci alla prima iniziativa ufficiale del nuovo corso di ASSIF e da dove poteva partire questo nuovissimo gruppo di fundraiser per cimentarsi nell’entusiasmante avventura che è lo sviluppo della nostra – intesa come di tutti – associazione? Dalle opinioni di tutti!

Con questa prima attività abbiamo deciso di ascoltare, più che parlare, quanti di voi avranno la voglia, l’interesse e il coraggio di dirci come immaginano il futuro dell’associazione italiana dei professionisti del fundraising, che cosa desiderano, come vorrebbero che fosse.

In che modo potremo raccogliere queste preziose informazioni?
Da un lato partiamo con un questionario di cui analizzeremo le risposte con la massima attenzione restituendovene successivamente i risultati.
Dall’altro organizzeremo degli incontri territoriali, mettendo in agenda degli appuntamenti in cui confrontarsi direttamente e raccogliere dal vivo sentimenti e partecipazione.

L’opinione di tutti è fondamentale e soprattutto in questa prima fase assumono particolare rilevanza i contributi di coloro che in Italia si occupano di fundraising ma che ancora non hanno aderito all’Associazione.

Vi chiediamo dunque di compilare il questionario, seguendo il link sottostante, che resterà attivo solo fino al 5 settembre 2011.

QUESTIONARIO

Colgo l’occasione per ringraziare le più significative realtà che nel nostro Paese si occupano di fundraising e di fundraiser e i più attivi blogger, per aver accettato di diffondere il questionario e per avere, in tal modo, dimostrato fiducia verso il nuovo Consiglio Direttivo.

Un grazie sentito, perché la comunione di intenti e la collaborazione congiunta di tutti i principali attori del nostro settore sono il migliore auspicio da cui potevamo sperare di partire.

Ora, al lavoro! A presto,

Il presidente
Luciano Zanin

Iniziativa realizzata in collaborazione con:

Addio Padre Cesare!

Padre Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek e Presidente dell’Associazione Cesar, è morto ieri mattina, mentre celebrava la messa con il suo popolo sud sudanese.padre cesare mazzolari

È stato, senza alcun dubbio, uno di principali artefici di quel lungo processo che ha portato, dopo anni di un conflitto feroce, alla pace nel Sudan e alla indipendenza del popolo sud sudanese.

In questo processo ha rappresentato l’uomo che ha saputo raccogliere e sostenere la voglia di riscatto e sviluppo del popolo sud sudanese. E’ lui che ha dato voce alle donne sudanesi quando hanno chiesto educazione per tutti. È lui che ha dato vita alle prime strutture medico sanitarie per ridare speranza di vita a migliaia di malati. È lui che è riuscito a garantire che vi fosse assistenza anche per le persone disabili, in un contesto in cui povertà e disgregazione sociale avrebbero portato naturalmente ad emarginarle. Ed è lui che ha fatto tutto ciò non solo verso i fedeli cristiani ma verso tutti, in un contesto sociale drammaticamente segnato da una profonda guerra di religione e di razza.

Ma va ricordato che Padre Cesare è stato anche un grande protagonista di un modo diverso di fare cooperazione. Un modo che trova il suo fondamento nella capacità di costruire tra africani e italiani un una unica comunità. Non solo beneficenza, quindi, ma soprattutto quel senso di solidarietà concreta che è il tratto peculiare di una comunità e che l’Associazione Cesar ha saputo far crescere nel tempo.

La Scuola di Roma Fund-raising.it ha avuto la fortuna di accompagnare padre Cesare in questa opera con la propria assistenza tecnica alla raccolta fondi e quindi, di fatto, a fare parte di questa cooperazione di comunità che è in grado di produrre frutti di straordinario valore.

Crediamo che Padre Cesare ci lasci in eredità un sogno che in parte è compiuto con l’indipendenza del Sud Sudan, ma che in gran parte deve ancora completarsi. Gli amici, i sostenitori, le aziende, le fondazioni, gli operatori della comunicazione, i rappresentanti del mondo della cultura e accademico, che si sono resi disponibili a sostenere il suo impegno, oggi hanno la responsabilità di portarlo a termine, sostenendo lo sviluppo del Sud Sudan.

Noi tutti della Scuola di Roma Fund-raising.it siamo vicini con grande affetto alla famiglia di Padre Cesare e ai dirigenti dell’Associazione Cesar Onlus per la perdita di un grande uomo.