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Facebook scende in campo: via al digital fundraising!

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Novembre 2014 resterà un mese storico per il digital fundraising in Italia.

Il “gigante blu”, Facebook, ha iniziato a promuovere anche nel nostro paese la possibilità di donare on line direttamente dal proprio profilo, complice probabilmente l’emergenza Ebola che ci tiene un po’ tutti sulle spine e che ormai tutti conosciamo bene per i più disparati motivi e che, diciamocelo, oggi è una potenza comunicativa.

La pagina dedicata è molto curata e risponde bene a diverse esigenze di informazione e comunicazione. È palese che Facebook ci sappia fare e che non si vergogni a farlo vedere (anche nel nonprofit).

Si naviga tranquillamente e con piacere tra informazioni ordinate sull’emergenza, sulle attività delle associazioni del “menù” e su come la nostra donazione possa essere utile ad arginare la diffusione del virus.

Ad oggi si può scegliere tra tre grandi organizzazioni non profit che si stanno occupando di Ebola, ma ne mancano tantissime altre altrettanto valevoli. Chissà cosa sarà successo nei retroscena per capire chi avrebbe partecipato a questo test, ma per ora ci interessa poco, l’importante qui è andare avanti e far crescere i nostri canali di fundraising.

Campagne di fundraising di Facebook: la reale innovazione

La vera innovazione oggi è però un’altra: finalmente dopo anni a osservare e invidiare campagne di fundraising di oltre-oceano si vede uno sviluppo anche da noi. A breve, speriamo, qualsiasi associazione potrà accedere a questa possibilità che finalmente renderà possibile rispondere alla fatidica domanda che tutti i digital fundraiser si pongono di continuo: “Quanto vale un like su Facebook?”.

Esistono studi, analisi e comparazioni più o meno serie, ma mi sento di dire con relativa tranquillità che la forza di engagement del social network, almeno in termini di donazioni, è ancora misurabile solo a spanne. E questo è male.

È male perché: ”Su Facebook ci stanno tutti”, e perché se è vero che le micro-donazioni sono importanti per la nostra ONP, questo sistema ci darà una grande mano.

Attenzione, ho detto una gran mano, non la soluzione!

Non mi voglio ripetere sull’importanza della  comunicazione integrata e del funding mix che tutti dovremmo perseguire, ma è utile ricordare che anche se Facebook ci aprirà i battenti dovremmo supportarlo come ogni buon fundraiser sa fare.

Per concludere, non so voi, ma io mi inizio a preparare con la prima digisocial campagna di fundraising!

Compiti a casa per tutti (per citare il grande Rob): la tua prossima campagna di fundraising su Facebook quale sarà?

Grazie per aver letto.