Testo

Tutti per il fundraising. Il fundraising per tutti

Campagna #fuorileliste

E due! Anche quest’anno la campagna #fuorileliste ha raggiunto il suo obiettivo centrale: ottenere l’immediata pubblicazione delle liste delle organizzazioni beneficiarie del 5 per 1000 con i relativi importi.

Perché ha funzionato? Per tre semplici motivi.

1Perché è stata realizzata da un insieme eterogeneo di persone (migliaia) e organizzazioni (centinaia) che non si sono fatte problemi di schieramenti, opportunità, alleanze o competizioni e si sono mosse solo ed unicamente per ottenere un obiettivo specifico largamente condivisibile e realistico. Insomma una campagna in stile “crowd” (folla).

2Perché è stata ferma ed educata, senza il ricorso a sensazionalismi, denunce, polemiche, dietrologie né tanto meno volgarità. La quieta ragione di chi ha ragione, insomma.

3Perché è stata promossa da professionisti con un senso di responsabilità sociale circa la professione che svolgono: il fundraising. Si sarebbe potuto chiedere di farla alle organizzazioni di rappresentanza del settore. Si sarebbe potuto farla attraverso dichiarazioni stampa di personalità politiche, culturali, ecc… Si sarebbe potuto chiedere ai rappresentanti al parlamento più sensibili. In passato lo si è fatto e non c’è niente di male. Ma prendiamo atto che l’unica volta che ha funzionato è perché si sono mossi coloro che stanno in prima fila sul fronte della sostenibilità economica delle organizzazioni.

Insomma: grazie ai fundraiser, innanzitutto. E poi grazie a tutti coloro che si sono uniti: i più entusiasti e i più “defilati”; coloro che non hanno rivendicato paternità e quelli che, invece, pur non avendola se la sono assunta; i più creativi e quelli più “copia e incolla”. Sì, grazie a tutti davvero perché in fondo il bello di questa campagna non è il successo personale, né tanto meno il fatto di essere nei trend di Twitter (fa piacere, per carità…) ma quello di ottenere il rispetto di un sacrosanto diritto, che poi coincide con un sacrosanto dovere delle istituzioni.

È importante, quindi, che da questa mobilitazione nasca davvero una maggiore coesione del nostro settore soprattutto attorno ad alcuni obiettivi di tipo politico e culturale che, se non si raggiungono, rischiano di indebolire tutto il nostro lavoro. Oggi si chiamano tempi stretti e soldi subito per il 5 per 1000, si chiamano dateci i nomi dei sottoscrittori del 5 per mille. E domani si chiamano: liberate le donazioni tramite telefonia mobile anche per il non profit e non solo per i partiti; si chiamano…

Beh, se volete un elenco completo lo trovate qui, nel nostro Manifesto per un nuovo fundraising.

Campagna #fuorileliste