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Aprire un blog: fundraising e comunicazione

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Il blog sarà ancora per lungo tempo lo snodo nevralgico della comunicazione on line. Lo dicono i numeri di WordPress, la piattaforma più completa per la gestione dei blog. Nel momento in cui scrivo quest’articolo i blog e i siti sviluppati con WordPress sono quasi 68 milioni in giro per il mondo (erano 67 milioni un mese fa e 62 milioni a marzo).

L’era del Web 2.0 non ha scalfito la diffusione dei blog, i quali, al contrario, hanno saputo integrarsi a pieno con le nuove possibilità offerte dai social network, potenziandole e donandogli significato.

Per questo una seria strategia di comunicazione on line non può prescindere dall’aprire un blog. Comunicare on line è utile e pressoché inevitabile visto che:

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La comunicazione per il fundraising passa anche per il Videosharing

video-fundraisingNavigando per la rete, mi capita con frequenza di imbattermi in molti video dedicati a campagne di fundraising, come se stessero diventando una delle chiavi per il successo della comunicazione web. E forse è proprio così.

Va detto effettivamente che un video ben strutturato, con un messaggio chiaro e di breve durata, colpisce sicuramente di più il fruitore rispetto ad un muro di parole, che molto spesso ottiene l’effetto contrario e scoraggia la lettura.

A questo punto mi sorge un grande interrogativo: in Italia quante associazioni già lo fanno, e quante di queste usano i video correttamente? Forse poche, troppo poche, ma nel panorama Italiano, si trovano davvero delle perle interessanti!

Iniziamo con il dividere i video in due categorie e facciamo qualche esempio.

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Per fare fundraising e’ fondamentale “dare i numeri”

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Vi chiederete: “Ma è impazzita? Dare i numeri per fare fundraising?

No, non sono impazzita. Vi dimostro come si rendiconta socialmente, comunicando in modo efficace.

A Roma opera la Fondazione Il Faro, la cui missione è di erogare servizi per la crescita sociale, formativa e socio-educativa di giovani esposti a rischio di marginalità. Attua questa sua bellissima mission attraverso la realizzazione di corsi di formazione professionale, orientamento al lavoro e stage formativi. I corsi, completamente gratuiti, sono rivolti a giovani tra i 16 e i 30 anni sia italiani sia stranieri.

Dalla sua apertura la Fondazione ha realizzato più di 200 corsi totalmente gratuiti per i suoi allievi, formato più di 2.500 nuovi artigiani di cui il 56% ha trovato lavoro entro pochi mesi dalla conclusione della percorso di formazione.

Già questi numeri basterebbero a chiunque per decidere di effettuare una donazione.

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Donatori, internauti e non, crescono. Anche grazie al Web

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Ho avuto modo di partecipare a Roma alla presentazione della periodica ricerca sul fund raising on line (Osservatorio sul Fundraising Online), realizzata da Slash web agency e patrocinata da Assif.

Una ricerca fatta veramente bene, con una base statistica solida e rigorosa e supportata da un progetto che la rende uno strumento di monitoraggio costante sull’evoluzione del rapporto tra fundraising e Web. Ma non solo: la ricerca permette anche di meglio rappresentare il reale andamento della raccolte fondi nel 2011-2012, anche alla luce dei dati forniti dall’Istituto Italiano della Donazione (si veda il mio commento alla loro ricerca). Ma questo lo vedremo più avanti.

Quando una ricerca viene fatta bene e ci si ragiona insieme a più mani (ho avuto modo di farlo durante la presentazione con Valerio Melandri, Luciano Zanin e chiaramente con Paolo Mezzina di Slash) allora essa può essere veramente uno strumento valido di lavoro per gli operatori.

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Twitter e i fundraisers, incontri e racconti via microblog

twitter-fundraisingDa pochi giorni si è concluso il Festival del Fundraising 2012, giunto ormai alla sua quinta edizione. La parola chiave per un nutrito gruppo di partecipanti è stata senza dubbio “reporting”! Come molti sapranno infatti, la nota piattaforma sociale di Twitter, offre un servizio di microblogging in tempo reale.

In parole semplici, gli utenti, devono riuscire a raccontare e/o descrivere un’esperienza in 140 caratteri o meno. Si tratta davvero di un’impresa ardua per chi non ha il dono della sintesi estrema richiesta da questo social network!

Sin dai primi momenti del Festival ho subito notato come ogni avvenimento veniva prontamente riportato su Twitter: niente passava inosservato, a partire dai pareri a caldo sulle sessioni in corso, fino ad arrivare al menù dei pasti. Insomma una quantità di informazioni infinita, veicolata dagli utenti stessi, disponibile a tutti (anche a chi non partecipava) alla portata di un semplice click! Davvero impressionante.

Questa enorme mole di messaggi era gestita dall’account ufficiale del Festival del Fundraising (@fundraisingfest) che unitamente all’hashtag #FFR12 permetteva a chiunque di avere un semplice accesso agli aggiornamenti in tempo reale provenienti dal Festival.

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