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Post con Tag ‘organizzazioni sociali’

Fundraising di comunita’: tutta un’altra musica!

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La scorsa domenica ho assistito al concerto di Leonard Cohen a Roma. È stato un evento commovente per la bellezza della musica e indimenticabile per l’armonia della band, composta da professionisti in cui nessun suono predominava sugli altri (voce solista, voci corali, strumenti).

Istintivamente ho pensato che il fundraising di comunità, in cui si “adotta” un progetto sociale, è come suonare insieme e creare armonie nel territorio.

È bello suonare insieme ma quanto è impegnativo raggiungere l’armonia!

Faccio riferimento all’esperienza comunitaria che sto vivendo direttamente quale Responsabile del Fundraising della Cooperativa Sociale Cecilia Onlus di Roma con il progetto Casa del Sole (casa famiglia per quattro ragazzi disabili gravi). Creare una casa famiglia per ragazzi disabili è uno degli obiettivi principali di Cecilia Onlus, perché consapevole della domanda che con angoscia molti genitori si pongono: “Dopo di noi chi si occuperà dei nostri figli?”

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+Fundraising = +Welfare. Non una certezza: una sfida da affrontare

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No, non è un’equazione matematica e neanche l’ultima semplice regoletta per fare meglio fundraising. Anzi lo complica. È un’affermazione. Un po’ velleitaria e presuntuosa, se vogliamo, ma comunque realistica e quindi inevitabile.

Un’affermazione, questa, che sarà al centro di un incontro di riflessione che la Scuola di Roma Fund-Raising.it terrà a Roma il 7 giugno prossimo coinvolgendo interlocutori di aziende, fondazioni, e protagonisti qualificati del mondo non profit quali Riccardo Bonacina (Vita non profit), Marco Morganti (Banca Prossima), Marco Livia (IREF), Caterina Torcia (manager del privato sociale), Gianni Del Bufalo (Fondazione il Faro), Gianni Palumbo (Forum del III settore del Lazio) Pino Bongiorno (Legacoop Lazio), Ciro De Geronimo e Eugenio De Crescenzo, (Presidenti regionali del settore cooperative sociali rispettivamente di Legacoop, Confcooperative e AGCI del Lazio) e altri di cui stiamo attendendo conferma.

Tornando al tema che sarà al centro del confronto, intendo dire che o il fundraising si confronta seriamente con il mutato contesto sociale, culturale ed economico oppure alla lunga è destinato non a sparire (non lo farà mai!) ma ad essere sostanzialmente marginale o ininfluente.

Questo contesto, come è chiaro a tutti – quindi anche ai donatori (aziende, individui, fondazioni, reti professionali e sociali, ecc.) – è dato dal fatto che il welfare così come lo abbiamo pensato negli ultimi decenni è assolutamente insostenibile. Economicamente, politicamente, culturalmente e socialmente.

Fundraising e welfare sono sempre stati legati e forse il fundraising ha avuto un ruolo per il suo sviluppo prima ancora dello stato e dell’invenzione del welfare state.

Sicuramente, però, negli ultimi decenni il suo ruolo è stato quello di riempire quelle falle che fatalmente il sistema di welfare di stato ha prodotto, per mancanza di risorse, idee, capacità e volontà politica.

Ma adesso il problema si è aggravato e il contesto è radicalmente cambiato.
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Non profit, politica e fundraising: le richieste da fare

Non profit e politica

In Italia lo spazio della politica è occupato oggi da chi “scende in capo”, da chi “sale in politica” e da chi “sta in politica” con grandi promesse di cambiamento, di cui alcune sconfinano nella magia.

Al grido da stadio “ora o mai più”, “crediamoci”, “cambiamo tutto” si candidano a dirigere il nostro paese persone senza più credibilità. La fiducia degli elettori è crollata.

In maniera più sommessa, i politici ci suggeriscono dai manifesti “tu hai la precedenza” e “sfida il futuro senza paura”.

In questo deserto di parole vuote, continuano ad operare giorno per giorno le organizzazioni non profit per assicurare benessere e coesione sociale attraverso servizi alla persona.

In particolare è meritoria l’opera di quelle organizzazioni attive su più fronti (enti locali, aziende, fondazioni, singoli cittadini) per reperire fondi e donazioni volti ad alimentare le loro buone cause anche in assenza di un chiaro quadro di riferimento nel sociale.

La crisi di fondi pubblici per i servizi alla persona ha solo amplificato la disattenzione della politica per il sociale.

Nessun piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali fa da cornice al percorso delle organizzazioni non profit e dà indicazioni sulle priorità sociali e sui fondi da spendere settore per settore. Prendere impegni e fare scelte nel sociale sembra inutile.

Facendo uno sforzo in tale direzione, ecco alcune cose che il terzo settore deve chiedere per quel che riguarda i servizi sociali in Italia.

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Fund raising e crisi: come recuperare credibilita’ con eventi natalizi

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È in atto una crisi economica, sociale e di valori che ha quale effetto immediato l’aumentare e il diffondersi della sfiducia verso l’ “altro” (dal politico al vicino di casa).

Una mia conoscente di vecchia data mi ha riferito della sua adesione alla campagna AIRC (per rendere curabile il cancro) attraverso un SMS solidale.

Al tempo stesso però, la mia amica mi ha confessato che ritiene poco chiari alcuni progetti di raccolta fondi e, ancora peggio, ha citato il caso di un noto attore che si era fatto promotore di una raccolta fondi e alla fine ha sottratto i fondi.

La domanda che tanti si pongono è ancora la stessa: dove vanno i soldi raccolti? E il solo dubbio per le organizzazioni non profit è letale.

Una forma di tutela del lavoro svolto è la rendicontazione puntuale ai donatori dell’impiego dei fondi. Questo è anche il modo più semplice di arginare i dubbi dei malpensanti e trasformare la sfiducia in pensiero positivo.

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Fund Raising: tra il dire e il fare c’e’ di mezzo… Open Onlus!

Open onlus

Vi racconto una cosa che ho saputo martedì e che mi ha emozionato.

Open Onlus è una piccola associazione di Salerno che opera nel campo dell’oncologia pediatrica. È nata per volere di genitori, medici e ricercatori da anni impegnati nella lotta contro i tumori che colpiscono i bambini. Tra i suoi obiettivi, oltre a far nascere a Salerno un centro di radioterapia pediatrica unico nel Mezzogiorno, c’è quello di potenziare la ricerca sul neuroblastoma e sui tumori solidi pediatrici.

Per realizzare questo obiettivo Open Onlus finanzia progetti di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II e presso l’Istituto Ceinge Biotecnologie avanzate di Napoli e borse di studio pluriennali finalizzate ai suddetti progetti.

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