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Post con Tag ‘organizzazioni sociali’

La loro specialita’ e’ la milza…ma in realta’ hanno fegato da vendere…

Voglio parlarvi dell’Antica Focacceria Palermitana, azienda storica di Palermo appartenente alla famiglia Conticello. Qui, nel secondo locale più antico di Italia si sono fermati personaggi del calibro di Garibaldi, Richard Wagner ed altri.

Vincenzo Conticello, uno dei proprietari dell’azienda, è stato protagonista nel 2005 di una battaglia contro il racket. Infatti, denunciò, fece processare e condannare i propri estorsori e dal 2007 vive sempre sotto scorta.

Nel 2007 Conticello diventò il fiore all’occhiello del gruppo “Addio Pizzo” un’iniziativa che vuole liberare la Sicilia dalla vergogna delle numerose estorsioni mafiose. Ma l’esempio all’inizio ebbe scarso effetto. Dopo la sua denuncia c’è stato un crollo negli affari, la focacceria andò in crisi, le richieste di catering sparirono, i fornitori si eclissarono e i tavoli nel ristorante restarono vuoti. Il motivo è ben chiaro: un carabiniere armato di mitraglietta piazzato sulla porta non crea certo un’atmosfera rilassata.

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Il donatore: un “target” o un “partner”?

I donatori. La nostra ossessione.

Per loro agiamo, per loro lavoriamo, per loro perdiamo spesso il sonno… e anche il senno.  Li studiamo, li analizziamo, scopriamo cosa fanno, quanti anni hanno, chi sono. Eppure, mi chiedo, siamo sicuri di sapere cosa vogliono da noi? È giusto parlarne come statistiche, come target, mere tabelle di marketing? Il donatore come un “consumatore” di buone cause? Forse. Ma in un mondo sempre più a portata di mouse, in un’era della conoscenza, io credo che il donatore sia prima di tutto un partner. Un volontario. Una persona che sceglie di sostenere la nostra stessa causa, che condivide la nostra mission.

Come tale, dunque, deve essere prima di tutto informato, non corteggiato. Coinvolto, non indotto. È il principio vincente del sostegno a distanza: il sostenitore riceve regolarmente notizie del bambino e/o della comunità dove questi vive, segue lo sviluppo e l’evoluzione delle attività intorno a lui. È un vero partner. E così dovrebbero essere tutti i donatori. Sembra ovvio, ma non è sempre così

Nel “Non Profit Report 2011 – il dono online e il rapporto con i social network” presentato da Contactlab , quello che mi ha colpito più di ogni altra cosa è la scarsa attenzione alle pagine delle OnP sui social network (solo il 26% afferma di seguirne qualcuna lì), a fronte di un alto interesse per i siti e le newsletter (il 54% visita i primi ed il 40% dichiara di leggere le seconde). Come dire, se conosco, seguo, se sono informato, condivido.

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Il treno dei desideri in questo paese all’incontrario va…

Treno dei desideriGiovedì 10 novembre sono partita per Trento dove ho tenuto una lezione sugli eventi di fund raising.

Ed ho preso il treno… O meglio, avrei voluto prenderlo in tutta tranquillità ma dal predellino mi separavano 50 cm di altezza e io non è che sia proprio una stanga…

Ma ci vuole ben altro per fermarmi!

Arrivata a Trento ho tenuto la mia lezione di fronte a 25 persone tutte appartenenti a piccole e piccolissime organizzazioni. Una lezione molto divertente e stimolante.

Ma… c’è un ma.

Al ritorno ho sempre preso il treno e ad attendermi c’erano sempre quei 50 cm da scalare (forse era questo che intendeva Michele quando mi parlava di vette da scalare in Trentino).

E allora mi sono arrabbiata moltissimo ovviamente con Trenitalia che non agevola i suoi passeggeri siano essi disabili, bambini, anziani e mamme con passeggini a seguito. Ma anche con tutte quelle piccole e piccolissime associazioni che si occupano di anziani e di disabili e che continuano a lavorare in modo tendenzialmente isolato e a preoccuparsi, spesso del proprio “orticello” senza adottare una visione d’insieme del settore in cui operano e dei problemi che trattano. Questo mostra una scarsa consapevolezza dell’enorme potenziale di azione sul cambiamento sociale che avrebbero solo se si unissero.

A questo proposito, una recente ricerca sulle donazioni svolta da Astra Ricerche mette in evidenza che la contrazione di donazioni sia da imputare non solo alla crisi economica ma anche al fatto che i donatori ritengono che il non profit sia diventato molto dispersivo e inefficace, pieno di doppioni e di microiniziative che hanno una scarsa capacità di incidere sulla realtà.
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Fund raiser: le qualita’ per un nuovo professionista

È vero: l’efficacia e l’efficienza di un’organizzazione non profit nella raccolta fondi sono variabili dirette di alcuni elementi: capitale sociale numeroso e con ottime possibilità economiche, interessato e fidelizzato alla buona causa; organizzazione con caratteristiche aziendali; saperi condivisi nella Onp; una mission distintiva, fattibile e motivante. Quanto “pesa”, però, un eccellente fund raiser e quali le caratteristiche che lo rendono unico?

Per un’organizzazione non profit fare di un proprio associato il proprio fund raiser è una delle maggiori rendite di posizione nell’attività di fund raising, a condizione di scegliere una persona adeguata, motivata e con un forte senso di appartenenza. Altrimenti cercare aiuto fuori dal perimetro associativo può essere una soluzione più valida.

Il fund raiser ideale deve tendere ad avere queste alte caratteristiche: capacità, conoscenza e amore/passione.
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Il soffio magico: un bell’evento di Fundraising

Il soffio magico - evento di fundraising

Colgo l’occasione per segnalare un bell’evento realizzato dall’Associazione Andrea Tudisco, il cui incasso verrà devoluto interamente a favore dei piccoli ospiti della “Casa di Andrea” e della clownterapia nei reparti pediatrici ospedalieri.

L’evento “Il Soffio Magico” si svolgerà il 17 ottobre 2011 alle ore 21 presso l’Auditorium Parco della Musica, nella Sala Sinopoli. Questa seconda edizione è arricchita dalla direzione artistica di Lillo e Greg, dalla regia di Fabrizio Trionfera e dalla partecipazione del cast di 610. Il tutto verrà trasmesso in diretta su RadioDue e in streaming sul sito di 610.

Lo spettacolo porta in scena una carrellata di attori e musicisti legati dalla volontà comune di sostenere l’Associazione Andrea Tudisco. Anche grazie alla loro partecipazione, amichevole e gratuita, l’Associazione potrà rafforzare il proprio impegno per l’assistenza socio sanitaria dei bambini colpiti da gravi malattie.

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