Sono passati già tre anni da quando ho cominciato la mia avventura nell’ASSIF, l’Associazione Italiana Fundraiser.
Ricordo bene l’Assemblea in cui sono stato eletto nel Consiglio Direttivo dell’associazione, e ricordo anche bene le mie alte aspettative rispetto a questa. Ricordo che volevo un’Associazione che avesse rapporti con le altre associazioni europee, che favorisse le occasioni di scambio e aumentasse il numero dei soci. Inoltre speravo potesse fare azioni di lobbying e porsi efficacemente come soggetto rappresentativo dei fundraiser.
Ebbene, sono soddisfatto rispetto a dove si trova l’Associazione oggi?
Certamente l’ASSIF non è cresciuta significativamente come quantità di soci. È inutile nascondersi: i numeri dicono questo. Tuttavia, analizzando solo la quantità, si rischia di non vedere ciò che é stato fatto di buono e molte cose a mio parere sono state realizzate. Tra queste alcune hanno valore particolare e provo ad elencarle.
ASSIF: alcuni dei risultati ottenuti
1Sono nati i gruppi territoriali, il cui potenziale a mio avviso non é ancora stato esplorato a pieno. Si tratta di luoghi, aperti anche ai non soci, in cui ci si può incontrare, scambiare esperienze e che soprattutto consentono di portare il fundraising sul territorio. Per funzionare al meglio i gruppi territoriali richiedono però il coinvolgimento di tutti i partecipanti e credo che, una volta superata la naturale fase di rodaggio, possano dare valore aggiunto all’Associazione.
2La campagna contro la percentuale. Ciò che ritengo positivo di questa campagna è l’aver dato voce ad un problema dei fundraiser. Forse questa voce non sarà stata molto alta, ma almeno qualcosa si é mosso.
3La partecipazione dell’ASSIF alla questione sollevata dalla Corte dei Conti. Essere stati convocati a quel tavolo ed aver collaborato con altri soggetti alla stesura di un documento comune é un grande risultato. Di questo, molto merito va a Carlo Mazzini (cui va il mio ringraziamento). Inoltre l’Associazione é stata presente in molte ricerche sul fundraising, proponendo spesso modifiche o letture dei dati.
4Aver realizzato il primo Open Day di ASSIF. Spero che l’evento, tenutosi lo scorso anno a Roma, sia il primo di una lunga serie. È stata un’occasione di alto profilo, che ha visto la partecipazione attiva di tutto il Consiglio Direttivo ma che in particolare deve il suo successo a Cristina Delicato. L’Associazione ha bisogno di un suo evento nazionale che possa fare da momento di aggregazione.
5EFA (la European Fundraising Association). Il Consiglio ha deciso di affidarmi la delega ai rapporti con l’EFA, nel cui Consiglio Direttivo ho avuto la fortuna di essere stato eletto in occasione della seconda Assemblea. Questo credo sia stato un grande riconoscimento per l’ASSIF più che personale, dimostrato anche dalla vittoria della candidatura della nostra Associazione ad ospitare l’annuale assemblea e l’EFA Skillshare.
Per aver realizzato tutto questo devo dire grazie all’intero Consiglio Direttivo, che davver non si é mai risparmiato. Non su tutto si era sempre d’accordo, ma anche in quei casi era solo perché si pensava che il meglio per l’Associazione si raggiungesse percorrendo vie diverse. Inoltre il mio grazie va a Davide e a tutti i soci che si sono messi a disposizione dell’ASSIF in questi tre anni perché credono nella sua mission.
ASSIF: come crescere ulteriormente?
Verrebbe quindi da dire che io sia soddisfatto rispetto a dove si trovi la nostra Associazione oggi. Invece devo dire di no. Non perché non sappia apprezzare quanto é stato fatto ma perché le aspettative restano alte, se non addirittura ulteriormente cresciute.
Per far crescere ulteriormente l’organizzazione si dovrà a mio parere puntare su:
- Il rafforzamento della mission dell’Associazione.
- Lo sviluppo dei gruppi territoriali.
- Rafforzamento del profilo europeo, con la prosecuzione della presenza in EFA e ulteriori occasioni di scambio.
- Incremento dei servizi ai soci.
- Aumento dei soci per avere maggiore peso.
- Consolidamento economico (questo sarebbe fondamentale per dotare l’Associazione di un direttore operativo – a tempo pieno ma anche a tempo parziale).
- Sviluppo di partnership con soggetti di secondo livello.
- Sviluppo categoria socio alle organizzazioni.
- Azioni di lobbying e rappresentanza.