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Post con Tag ‘comunità’

Groupon: crowdfunding o corporate fundraising?

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Sono ormai alcuni anni che per le organizzazioni nonprofit è possibile fare un’operazione di raccolta fondi attraverso Groupon, sfruttando quella che l’azienda stessa chiama la Groupon Community.

Sulla comunità on line, che trova spazio all’interno del blog di Groupon, sono elencati i progetti sociali cui i clienti del portale hanno potuto aderire con una donazione.

L’ultima campagna conclusa su Groupon riguarda il progetto “InDifesa delle bambine”, realizzato da Terre des Hommes. La campagna ha permesso di raccogliere 6.266€ in due settimane. Da notare il link che è stato creato tra la festa della donna e il progetto in favore delle bambine con una sorta di link di genere.

Questa ovviamente non è l’unica campagna che ha trovato diffusione e spazio attraverso Groupon e la sua comunità. Dal 2011 ad oggi sono diversi i progetti cui è stato possibile fare una donazione.

L’AIRC ha raccolto 9.166€ in due settimane con la campagna “Dona un bacio…accademico” che ha trovato spazio nel periodo di San Valentino. In questo caso l’obiettivo era di 25.000€ (quindi non è stato raggiunto) ma la raccolta è stata in ogni caso interessante.

In queste due campagne il donatore faceva una donazione secca, ovvero non otteneva nessun beneficio reale, se non l’adesione alla causa ed al progetto.

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Il Sud: uno straordinario laboratorio per lo sviluppo del fundraising

Nuovo fundraising dall'esperienza del Sud

La Scuola di Roma Fund-Raising.it ha raccolto insieme al Consorzio Nova una nuova sfida: fare del Sud d’Italia e delle sue organizzazioni della società civile un laboratorio di sperimentazione di un nuovo modo di concepire e di fare fundraising. Un fundraising che guardi non tanto alla sostenibilità delle organizzazioni non profit ma a quella del welfare, che al Sud oggi soffre una condizione di arretramento drammatica rispetto al resto del paese.

La Scuola di Fundraising del Sud nasce con una mission molto determinata: dotare gli attori sociali, istituzionali e filantropici impegnati nello Sviluppo del Mezzogiorno di una politica del fundraising in grado di rendere sostenibile i loro progetti e un nuovo welfare di comunità. Quindi quella di occuparsi, oltre che di formazione e consulenza, di elaborare vere e proprie politiche di fundraising offrendosi come spazio aperto in cui gli attori sociali vogliano fare rete per la sostenibilità del welfare.

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Biblio-raising

Fundraising biblioteche

Il 20 gennaio scorso Massimo Coen Cagli ha partecipato a un seminario dal titolo “Il fundraising in biblioteca. Una sfida per gli operatori, gli amministratori, la comunità” organizzato da AIB Trentino-Alto Adige.

In quell’occasione sono stati presentati i primi dati di una ricognizione sulle attività di fundraising e crowdsourcing nelle biblioteche trentine e altoatesine. L’indagine è stata voluta da Graziano Cosner, direttore della Biblioteca Intercomunale di Altopiano della Paganella Brenta e tra i promotori dell’incontro, che ci ha gentilmente permesso di parlare di quest’indagine.

L’idea di fare un’indagine sull’argomento è di grande utilità (magari si facesse al livello nazionale!) perché poco si conosce di oggettivo e scientifico sulla realtà della raccolta fondi per le biblioteche, al di là di singoli casi, sicuramente significativi.

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Eventi di raccolta fondi: quale significato nel fundraising di piccole e medie organizzazioni?

eventi fundraising

Gli eventi nel fundraising strategico e di comunità meritano la giusta attenzione perché, se ben organizzati, permettono di far conoscere progetti, raccogliere adesioni e fondi.

Con informazione e conoscenza è possibile aprire le porte delle aziende e i cuori di grandi donatori.

La giusta prospettiva in cui inquadrare gli eventi di raccolta fondi è di chiamarli investimenti, indispensabili alle organizzazioni non profit per:

  • fidelizzare il proprio pubblico di donatori;
  • acquisire nuovo pubblico alla buona causa.

Il fine è quello di incrementare nel breve e medio periodo l’entità delle donazioni ed evitare la diminuzione del numero di donatori, compensando il naturale tasso di abbandono di donatori storici e saltuari.

Che siano cene di solidarietà, eventi musicali e culturali, lotterie, gare podistiche, presenze in manifestazioni territoriali con banchetti e gazebo, vendita di oggetti autoprodotti e calendari, aste, pesche di solidarietà, animazioni, tornei di burraco, è indifferente se l’organizzazione ha analizzato con cura quali siano:

  • i propri saperi e competenze professionali per creare prodotti spendibili;
  • le proprie capacità di mettersi in contatto con gli altri.

Organizzare un evento di fundraising è comunque un segnale di appartenenza alla comunità locale, spesso generosa per eventi che creino valore aggiunto reale e visibile nel territorio.

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Oltre la crisi apre la Casa del Sole: progetto di fundraising di Comunità

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Nel Municipio Roma VII il 14 Novembre 2013 c’è l’inaugurazione della casa famiglia per disabili gravi “Casa del Sole” con il taglio del nastro insieme al Sindaco di Roma Capitale on. Ignazio Marino.

Il progetto è stato promosso e realizzato dalla Cooperativa Cecilia Onlus e dai familiari di due ragazzi disabili.

Che cosa ha di tanto speciale questa casa famiglia?

È originale la proposta del progetto perché improntato su una nuova visione operativa e metodologica, attraverso il reperimento di finanziamenti misti composti in parte da risorse pubbliche (in attesa di accreditamento con il Comune di Roma) e donazioni di privati come singoli cittadini, aziende, fondazioni e associazioni volontaristiche e coinvolgimento attivo delle famiglie dei ragazzi.

È la realizzazione di un “sogno” che, con la chiusura della prima fase del progetto che prevedeva la ristrutturazione e l’ampliamento della Casa del Sole interamente con risorse derivanti da donazioni e contributi, è ormai a buon punto.

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