Oltre la crisi apre la Casa del Sole: progetto di fundraising di Comunità

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Nel Municipio Roma VII il 14 Novembre 2013 c’è l’inaugurazione della casa famiglia per disabili gravi “Casa del Sole” con il taglio del nastro insieme al Sindaco di Roma Capitale on. Ignazio Marino.

Il progetto è stato promosso e realizzato dalla Cooperativa Cecilia Onlus e dai familiari di due ragazzi disabili.

Che cosa ha di tanto speciale questa casa famiglia?

È originale la proposta del progetto perché improntato su una nuova visione operativa e metodologica, attraverso il reperimento di finanziamenti misti composti in parte da risorse pubbliche (in attesa di accreditamento con il Comune di Roma) e donazioni di privati come singoli cittadini, aziende, fondazioni e associazioni volontaristiche e coinvolgimento attivo delle famiglie dei ragazzi.

È la realizzazione di un “sogno” che, con la chiusura della prima fase del progetto che prevedeva la ristrutturazione e l’ampliamento della Casa del Sole interamente con risorse derivanti da donazioni e contributi, è ormai a buon punto.

Valore aggiunto di un progetti di fundraising di comunità

Il valore aggiunto è che la Cooperativa Cecilia Onlus ha voluto realizzare la casa famiglia:

  • nell’Italia della crisi economica e della burocrazia;
  • per realizzare una vera innovazione sociale utile alla Comunità;
  • senza indietreggiare di fronte alle difficoltà di creare un gruppo di ospiti disposti ad investire con l’organizzazione non profit.

Nel percorso di realizzazione della casa famiglia (oggi di 140 m2), in più di due anni, si intravedono “alcuni fondamentali” del fundraising di comunità, in cui le relazioni producono sviluppo sociale

  • Una comunità locale solidale ed accogliente che ha partecipato a tutti gli eventi di raccolta fondi e che ha “inventato” nuove forme di raccolta dagli individui: ad esempio l’associazione sportiva di uno dei ragazzi disabili ha proposto la tessera del Mille per 5 (mille sottoscrittori per 5 € ciascuno) con ottimi risultati economici in tempo di crisi e con creazione di una rete sociale attiva.
  • Le due famiglie degli ospiti disabili, che per due anni non hanno mai “mollato” nonostante il lungo iter per i permessi di ampliamento e la durata dei lavori, si sono trasformate da persone assistite a risorse della Comunità.
  • Le Istituzioni Pubbliche che si sono dimostrate sensibili ad intraprendere un percorso insieme ai cittadini per affrontare e risolvere i problemi sociali creati dalla carenza di strutture residenziali per disabili, in un rapporto maturo.
  • Le aziende e i donatori individuali che per passione sono diventati veri e propri “azionisti” del progetto Casa del Sole.
  • I gruppi di sostegno informali che sono stati attivati da donatori particolarmente coinvolti nella buona causa
  • Un marchio forte che richiama l’orgoglio di superare la passività e il ristagno sociale per amore dell’Italia e un progetto facilmente “esportabile” su altri territori.
La Casa del Sole, anche dopo l’accreditamento con il Comune di Roma, sarà una residenza sostenuta da donazioni di individui e aziende per garantire servizi significativi agli ospiti e soprattutto la loro partecipazione attiva alla vita di tutti i giorni.

E per non disperdere un patrimonio di partecipazione e condivisione.