Quello sopra è il messaggio che mi è giunto ieri sulla casella di posta da Huffington post.
Altri titoli giornalistici ricalcano lo stesso stile: “Così le coop hanno riempito Roma di profughi e campi rom…”; “Gli immigrati rendono più della droga”; “La mafia nera nel business accoglienza“.
“Le cooperative sono il vero business”. Una frase pesante, tipica dei titoli giornalistici, che deve bucare e creare attenzione. Generalizzare per raccogliere quella ormai endemica sfiducia e indignazione dell’opinione pubblica. D’altro canto se non fai così non buchi, non vieni preso in considerazione.
Perciò, generalizzando la notizia riguardante una manica di mafiosi imbroglioni che ha usato il sistema cooperativo sociale per fare i suoi sporchi affari, si passa facilmente a dire che tutte le cooperative sociali esistono per fare affari alle spalle dei soggetti svantaggiati e grazie al favore di politici e amministratori corrotti. E a caduta quest’opinione verrà proiettata su tutto il settore non profit. Già, perché quella manica di farabutti ci tenevano a mettere in evidenza la dicitura “Onlus” accanto al nome della cooperativa!
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