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Subscription crowdfunding: se la campagna e’ ricorrente

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Boston, Massachusetts: Karen Hallion porta avanti la sua attività artistica di illustratrice grazie ai (finora) 480 mecenati che ogni mese ne patrocinano il lavoro garantendole (finora) 1.914$ ogni mese.

Complêxo da Maré, Rio de Janeiro: la Ong Redes da Maré realizza progetti nel più grande complesso di favelas di Rio de Janeiro. Tra questi c’è un portale di notizie che contribuisce a diffondere uno sguardo diverso sulle comunità locali dove la Ong opera. Per rafforzare il progetto hanno inserito un tirocinante in giornalismo, rimborsato grazie al contributo mensile di 1.500 reais brasiliani, frutto della scommessa di (finora) dodici sostenitori.

Broome, Australia Occidentale: anche attraverso le donazioni mensili ricevute mediante una piattaforma di crowdfunding, il Marnja Jarndu Women’s Refuge garantisce assistenza alle donne aborigene vittime di violenza.

Tre esempi di subscription crowdfunding, crowdfunding ricorrente o regular giving.

Un modello emergente di crowdfunding che si sta facendo strada e che potrebbe essere molto interessante per il nonprofit.

Ci sono diverse piattaforme ognuna con le sue regole e orientata a diverse tipologie di beneficiari. Gli esempi appena fatti provengono dalle piattaforme Patreon, Benfeitoria, e Mycause. Non voglio entrare nel merito ma fare solo alcune considerazioni.

1In Italia questo modello sembra ancora lontano dal decollare. Almeno in ambito di sostegno alle organizzazioni non profit, non mi pare ci siano piattaforme che propongano il modello del subscription crowdfunding (ma magari sbaglio: eventualmente commentate alla fine dell’articolo).

Consiglio: state sul pezzo e attenti alle novità dal mondo del crowdfunding.

2L’obiettivo di garantire sostenibilità economica nel tempo ad un progetto o ad una sua singola attività è molto interessante. Quello che spesso scoraggia le organizzazioni non profit nell’avventurarsi in una campagna di crowdfunding tradizionale, è la meta che, per essere significativa, spesso è vista troppo grande. Oltre tutto il tempo è limitato. Così succede che la paura di fallire abbia la meglio.

Consiglio: ragionate sull’attività di cui per voi è più importante o ha più senso garantire la sostenibilità e chiedetevi se è congruente con le vostre possibilità di raccolta fondi via crowdfunding.

3Rispetto ad un normale RID bancario il modello del subscription crowdfunding non è alternativo. È uno strumento ulteriore.

Consiglio: pianificate e delineate il pubblico da raggiungere, con quali canali e come chiederne il contributo.

4La piattaforma di crowdfunding è di per sé amichevole, “calda” e in grado di ispirare fiducia. Può attrarre un tipo di pubblico diverso rispetto a quello composto dai donatori ricorrenti classici. Può dialogare molto meglio con la schiera dei seguaci che le organizzazioni possono vantare in Rete.

Consiglio: disegnate al meglio la campagna di crowdfunding e fate emergere il perché c’è bisogno di un supporto mensile.

5Il subscription crowdfunding non è una polizza sulla vita. Il sostenitore va conquistato, coccolato e fidelizzato. Occorre meritarsi la fiducia di chi sceglie di sostenere l’organizzazione nel tempo ed evitare che, con pochi colpi di mouse, il sostegno mensile venga meno.

Consiglio: non si vive di rendita perciò movimentate sempre il dialogo con i donatori raccontando le vostre storie e i successi che state ottenendo. Pensate bene anche alle ricompense, visto che siamo distanti da una campagna di crowdfunding puntuale.

6Per raggiungere la sua massa critica, il subscription crowdfunding generalmente ha bisogno di un numero di persone abbastanza ampio. Per ottenerlo, dovete identificare e intercettare le reti di persone che abbiano possibilità e interesse a dare il loro apporto alla causa.

Consiglio: fate una lista di nominativi, armatevi di pazienza, alzate il telefono e contattate.

7Valgono le regole d’oro evidenziate da Massimo Coen Cagli in questo articolo e i consigli che ha dato il sottoscritto in quest’altro articolo.

Consiglio: leggete i due articoli.

Vi siete mai cimentati con una campagna di subscription crowdfunding? Avete esperienze al riguardo? Seguite la Scuola su Twitter @fundraisingroma, mentre mi trovate su @baleiaorg.