Fund raising e crisi: come recuperare credibilita’ con eventi natalizi

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È in atto una crisi economica, sociale e di valori che ha quale effetto immediato l’aumentare e il diffondersi della sfiducia verso l’ “altro” (dal politico al vicino di casa).

Una mia conoscente di vecchia data mi ha riferito della sua adesione alla campagna AIRC (per rendere curabile il cancro) attraverso un SMS solidale.

Al tempo stesso però, la mia amica mi ha confessato che ritiene poco chiari alcuni progetti di raccolta fondi e, ancora peggio, ha citato il caso di un noto attore che si era fatto promotore di una raccolta fondi e alla fine ha sottratto i fondi.

La domanda che tanti si pongono è ancora la stessa: dove vanno i soldi raccolti? E il solo dubbio per le organizzazioni non profit è letale.

Una forma di tutela del lavoro svolto è la rendicontazione puntuale ai donatori dell’impiego dei fondi. Questo è anche il modo più semplice di arginare i dubbi dei malpensanti e trasformare la sfiducia in pensiero positivo.

Eventi di Natale: un modo per stimolare la fiducia nel fundraising

Andando un po’ oltre, penso che per il Natale 2012 tutte le organizzazioni non profit debbano fare di più. Dimostrare sul campo la propria passione all’interno degli eventi programmati e perciò di essere meritevoli di una sana reputazione.

In questo caso il valore aggiunto è:

  • Rendere sempre più palpabile l’appartenenza di operatori e volontari e l’adesione alla mission dell’organizzazione, presentando tante persone entusiaste e competenti.
  • Avvicinare le persone/donatori alla buona causa aprendo le porte dei servizi creati e presentando i risultati ottenuti con documenti, filmati e testimonianze, favorendo una comunione di valori.
  • Incontrare i sostenitori e chiedere la loro opinione sull’operato dell’organizzazione, magari in occasione di un semplice brindisi di auguri.

Sarà importante che insieme ai sostenitori si recuperi il senso reale della vita, ci si confronti e si condivida il fatto, semplicissimo, che apparteniamo tutti ad un’unica famiglia: la famiglia umana. Questo è il messaggio implicito che trasforma il sentimento diffuso di sfiducia nel prossimo e nelle buone cause in motivazione all’impegno.

Apriamo nuovi orizzonti attraverso l’entusiasmo di operatori e volontari che confezionano pacchi regalo nelle librerie, di chi vende un semplice biglietto di una lotteria di beneficenza, di chi gestisce un banchetto che scambia arance o piantine con donazioni in denaro, di chi diffonde un messaggio di solidarietà sul Web.

Sarà contagioso. Aprirà un varco nel consumo compulsivo di dicembre. Scioglierà i dubbi e i pregiudizi più radicati sul fund raising.

Un esempio per tutti

L’evento dell’Associazione Asia Onlus, nell’ambito della nuova Campagna Mandiamole a Scuola in favore di 500 bambine tibetane nomadi, che si terrà a Roma nel mese di dicembre. Si parlerà della situazione in Tibet con Giuseppe Cederna che presenterà il suo nuovo video e la serata si concluderà con un aperitivo.

Si tratta di un evento molto interessante dal punto di vista del fund raising (e non solo, ovviamente) perché propone l’appartenenza a valori universali, mostra le capacità di operatori e dirigenti, dà voce a testimonianze sempre vive e attuali della realtà dei progetti. Questi ultimi sono messi a disposizione della comunità dei donatori e delle persone sensibili alle questioni del Tibet. Il brindisi augurale chiede di sostenere esseri umani e tradizioni culturali che mettono al centro pace e tolleranza.

Eventi come questo sono un potente antidoto al disfattistico modo di dire: “sono tutti uguali”.

E le vostre organizzazioni cosa hanno in mente o cosa hanno realizzato? Mandate le vostre testimonianze sugli eventi che secondo voi sono in grado di riaccendere il desiderio di sostenere chi è in difficoltà momentanea. Le condivideremo. Grazie e seguiteci su Facebook e Twitter @fundraisingroma!