Raccolto copioso per i viticoltori italiani che nel 2015 sono tornati a primeggiare fra i produttori di vino, superando Francia e Spagna.
Altrettanto copioso può essere il raccolto di denaro delle organizzazioni nonprofit che a settembre decidano di lanciare una lotteria di beneficienza.
Superiamo insieme un’obiezione diffusa basata sul pregiudizio: quello secondo cui la lotteria è un modo molto marginale di sostenere una buona causa. Intendiamoci: se la lotteria non è inserita in un piano strategico con altri mercati e metodologie di raccolta fondi, l’obiezione può pure essere reale.
Cerchiamo, però, di guardare la questione con altri occhi. Non dobbiamo essere per forza monolitici. Osserviamo la nostra organizzazione, cerchiamo di capire se possiede i fondamentali per promuovere una lotteria di raccolta fondi e, innanzitutto, se ha sufficienti “amici” e una rete sociale adeguata.
L’importo di 51.645,69 euro, tetto massimo di biglietti da poter vendere, è una cifra significativa con cui moltissime organizzazioni nonprofit potrebbero sostenere progetti di welfare di comunità, con una ricaduta in benessere e coesione sociale. Lo ribadiamo spesso su questo blog: a causa dell’evidente carenza di fondi pubblici in Italia e in altri paesi europei, in cui non esistono neanche alcuni servizi essenziali, ci si aspetta che il Terzo Settore “batta un colpo” e crei valore aggiunto sociale.
Il bando della Regione Lazio InnovaTu del 2014, in fondo, finanziava progetti innovativi nel sociale per un massimo di 50.000€, cifra non lontana dal plafond delle lotterie di beneficienza, e la Cooperativa Cecilia Onlus è riuscita con questo importo a svolgere un servizio di assistenza domiciliare leggera per anziani nei condomini del quartiere Don Bosco a Roma, lasciando segnali di presenza delle istituzioni nei territori romani.
A chi ancora avesse dei dubbi provo a dire che, oltre il denaro raccolto per la propria buona causa, la vostra organizzazione otterrà anche (e non è poco):
- migliore posizionamento sul territorio;
- nuovi “amici” a cui proporre altre forme di sostegno;
- sviluppo del senso di appartenenza degli associati.
Lotterie di fundraising: ingredienti principali
La “ricetta” lotteria prevede alcuni ingredienti:
- 40 buoni venditori;
- 1 organizzatore;
- 1 primo premio generoso;
- 1 buona causa coinvolgente;
- 1 scuola elementare che adotti la lotteria, in cui svolgere l’estrazione finale.
Se l’organizzazione vuole mettersi in gioco e capire quale sia la sua compattezza e solidità, la lotteria di beneficienza è un buon esperimento.
Nessun risultato economico è fuori portata se l’estrazione coincide con il periodo natalizio e se vengono superati pregiudizi e paure. Buon lavoro!
Chi volesse approfondire il tema delle lotterie di raccolta fondi può partecipare all’Officina: Fare il macro con il micro organizzata dalla nostra Scuola e in cui si affronta, tra l’altro, il tema di lotterie, salvadanai e resto solidale.