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Post con Tag ‘donazioni’

Un’amatriciana per Amatrice: dall’emergenza allo sviluppo

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Dieci giorni fa con Claudio Nardocci, Presidente di UNPLI, siamo andati in visita ad Amatrice, Arquata, Norcia e Teramo e abbiamo incontrato i rappresentanti delle Pro Loco e delle amministrazioni locali dei Comuni colpiti dal terremoto lo scorso 24 Agosto.

L’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, per rispondere all’emergenza, nei giorni subito successivi al terremoto ha lanciato l’iniziativa “Un’amatriciana per Amatrice”, raccolta fondi da destinare alle Pro Loco dei Comuni terremotati, che oggi ha superato i 250.000 euro.

Il viaggio aveva una doppia funzione.

In primo luogo, quella di redistribuire in maniera tempestiva e con totale trasparenza il denaro donato in base alla gravità dei danni riportati.

La solidarietà delle singole Pro Loco, in risposta agli appelli della sede centrale, è stata immediata, costante e notevole.

Ogni donazione è rintracciabile ed è stata registrata sul sito in tempo reale, così come ogni momento della consegna degli assegni è stato documentato, sia in termini contabili sia di comunicazione.

Durante il nostro viaggio, 212.000 euro sono stati quindi redistribuiti alle Pro Loco dei 17 Comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo identificati dal Decreto del Ministero delle Finanze pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1 Settembre 2016.

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Storytelling: quei racconti mai raccontati

Storytelling e fundraising

Spesso si sente dire che il contenuto è il re del marketing on line: “Content is the king”. È una regola che formatori e consulenti di organizzazioni non profit cercano di diffondere e che chi lavora nel campo della comunicazione in ambito non profit cerca di ricordare come un mantra.

Formule e ricette predefinite spesso sono solo banali slogan. Eppure in questo caso non è così.

Quando un’organizzazione non profit decide di comunicare con il proprio pubblico attraverso gli strumenti della comunicazione on line, i contenuti di qualità fanno davvero la differenza. Su questo punto cerco sempre di insistere molto e ogni volta.

Il famoso storytelling, la narrazione di storie, capace di attirare interesse e simpatia e di creare conoscenza ed empatia è veramente un asso nella manica per quanti, quotidianamente, operano sul campo per realizzare una buona causa. La tecnologia attuale, inoltre, mette a disposizione strumenti tanto potenti quanto accessibili e semplici da utilizzare.

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Facebook scende in campo: via al digital fundraising!

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Novembre 2014 resterà un mese storico per il digital fundraising in Italia.

Il “gigante blu”, Facebook, ha iniziato a promuovere anche nel nostro paese la possibilità di donare on line direttamente dal proprio profilo, complice probabilmente l’emergenza Ebola che ci tiene un po’ tutti sulle spine e che ormai tutti conosciamo bene per i più disparati motivi e che, diciamocelo, oggi è una potenza comunicativa.

La pagina dedicata è molto curata e risponde bene a diverse esigenze di informazione e comunicazione. È palese che Facebook ci sappia fare e che non si vergogni a farlo vedere (anche nel nonprofit).

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L’Art-bonus: opportunità che non fa di per sé fundraising

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Piano piano (troppo) si incomincia a parlare in maniera più determinata dell’Art-bonus, il recente provvedimento voluto dal Governo per agevolare il contributo dei privati a sostegno della cultura.

Vediamo di capire la portata di questo strumento sia per le sue potenzialità che per i suo limiti o criticità.

Innanzitutto stiamo parlando della possibilità di agevolare un privato che dona o investe soldi per la cultura riconoscendogli un credito di imposta pari al 65% in tre anni.

Lo spiego con un esempio pratico: chi dona 100.000 euro a favore di un’istituzione culturale pubblica, avrà uno sconto del 65% sulle tasse che deve pagare per quei 100.000 euro da utilizzare nell’arco di 3 anni.

Volete i riferimenti normativi? Eccoli: comma 1 dell’art. 1 del Decreto Cultura (Decreto Legge n. 83 del 31 maggio 2014), convertito con modificazioni nella legge 29 luglio 2014, n. 106. Ecco il testo completo del decreto e la circolare dell’Agenzia delle Entrate per la sua applicazione.

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Groupon: crowdfunding o corporate fundraising?

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Sono ormai alcuni anni che per le organizzazioni nonprofit è possibile fare un’operazione di raccolta fondi attraverso Groupon, sfruttando quella che l’azienda stessa chiama la Groupon Community.

Sulla comunità on line, che trova spazio all’interno del blog di Groupon, sono elencati i progetti sociali cui i clienti del portale hanno potuto aderire con una donazione.

L’ultima campagna conclusa su Groupon riguarda il progetto “InDifesa delle bambine”, realizzato da Terre des Hommes. La campagna ha permesso di raccogliere 6.266€ in due settimane. Da notare il link che è stato creato tra la festa della donna e il progetto in favore delle bambine con una sorta di link di genere.

Questa ovviamente non è l’unica campagna che ha trovato diffusione e spazio attraverso Groupon e la sua comunità. Dal 2011 ad oggi sono diversi i progetti cui è stato possibile fare una donazione.

L’AIRC ha raccolto 9.166€ in due settimane con la campagna “Dona un bacio…accademico” che ha trovato spazio nel periodo di San Valentino. In questo caso l’obiettivo era di 25.000€ (quindi non è stato raggiunto) ma la raccolta è stata in ogni caso interessante.

In queste due campagne il donatore faceva una donazione secca, ovvero non otteneva nessun beneficio reale, se non l’adesione alla causa ed al progetto.

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